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Cosa cambierà dopo il Covid-19: una nuova era della Casa

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Elisa-Boretti-direttore-commerciale-Kager-Italia
Testo a cura di Elisa Boretti
Direttore commerciale Kager Italia

 

È inutile negarlo, qualcosa è cambiato. Non siamo ancora usciti da questo periodo di difficoltà, apprensione e dolore dovuto all’emergenza Covid-19, ma già possiamo delineare i risultati delle profonde riflessioni che ci ha portato a fare.
In questi mesi molti di noi si sono trovati a rivalutare diversi aspetti della propria vita precedente, tra cui anche il proprio rapporto con la casa.

Noi di Kager, che al mondo “casa” dedichiamo da sempre tutta la nostra passione ed energia, abbiamo indagato a fondo questo aspetto per capire che quella che stiamo vivendo non è solo un’emergenza sanitaria, economica e sociale, ma una vera e propria rivoluzione che sta stravolgendo il concetto stesso di casa.
E che probabilmente lo cambierà per sempre, non solo nel breve periodo.

Ecco 5 fattori che guidano questa rivoluzione e che da oggi in avanti definiranno il nuovo modo di creare casa.

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Il dopo-Covid: 5 cambiamenti che ridefiniscono il concetto di casa

1) Smart working: la casa come luogo di lavoro

Lo smart working, oggi uno degli argomenti più attuali, in realtà è un tema trattato (perlomeno da alcune imprese) da diversi anni. Il luogo “ufficio” viene messo in discussione, dopo che per decenni ha rappresentato l’ambiente in cui moltissimi hanno trascorso la maggior parte della propria giornata, 7, 8, 9 ore o anche più.
Lo smart working fino ad oggi, per le aziende che lo applicavano, interessava al massimo un paio di giorni a settimana, sempre accompagnato da profondi dubbi sulla sua utilità ed efficienza.

Ora la maggior parte delle imprese ha adottato questo sistema lavorativo, anche oltre il lockdown, osservando 3 effetti assolutamente positivi:

  • la produttività non è diminuita, spesso è incrementata;
  • è aumentata la fiducia del lavoratore verso l’azienda e viceversa;
  • si sono ridotti i rimborsi chilometrici, i rimborsi spese e le diarie in generale.

Questo ha fatto sì che tantissime persone si siano trovate catapultate in una nuova dimensione lavorativa, in cui la casa deve svolgere ruoli per i quali non era stata progettata. Il tavolo da pranzo così ha dovuto fare posto al computer e la credenza a faldoni e appunti, influenzando pesantemente la qualità di vita in casa.

Un drastico cambiamento che, come vedremo anche per il punto successivo, porta a ridefinire dalle basi il concetto di casa.

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2) Digital learning: il “banco di scuola” entra in casa

Il lockdown ha portato la didattica a domicilio per tutte le fasce d’età, sia per gli studenti universitari che per i più piccoli. Nasce così l’esigenza di avere uno spazio destinato allo studio che sia ancora più organizzato, specifico e vivibile di prima.

La risposta a quest’esigenza, come anche per il punto precedente, non si trova unicamente nell’aumento della superficie di una casa, bensì nel modo in cui sono pensati gli spazi: abitabilità, orientamento, rivestimenti, luminosità e acustica saranno le discriminanti perché la casa sia in grado di accogliere e soddisfare queste nuove funzioni in maniera armoniosa e integrata.

Ciò che cambia, in altre parole, è il modo in cui un’abitazione viene concepita e progettata fin dal principio. Questo è possibile solo quando una casa viene realizzata interamente su misura per le reali esigenze quotidiane di ogni persona e di ogni famiglia, come avviene per ogni casa in legno Kager.

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3) Il comfort abitativo diventa protagonista

Trascorrere molto tempo a casa ha aumentato la sensibilizzazione verso il comfort abitativo. Un aspetto che così diventa di estremo interesse anche per coloro i quali, prima di oggi, vivendo principalmente la giornata fuori casa non sentivano questa tematica come esigenza, forse più come una tendenza di pensiero.

E così la ricerca del benessere in casa sposta l’attenzione su aspetti come la qualità dell’aria, fondamentale ai fini della percezione di un vero comfort abitativo.
Un fattore che noi di Kager Italia conosciamo bene, avendone fatto uno degli elementi distintivi della nostra filosofia abitativa nonché della nostra tecnologia costruttiva. Ogni casa Kager ad esempio viene proposta con un impianto di ventilazione meccanica controllata, che permette il ricambio dell’intero volume d’aria con una frequenza di 7/8 volte nelle 24 ore, il controllo dell’umidità e il filtraggio di inquinanti come polveri o pollini.

Anche la presenza di piante e zone verdi ritrova oggi un ruolo da protagonista nella definizione degli spazi interni, portando effetti benefici tanto sul corpo quanto sulla mente. Queste infatti, oltre a migliorare la qualità dell’aria in casa, permettono di arredare gli ambienti con un tocco naturale che aiuta a ridurre la differenza tra “dentro” e “fuori”.

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4) L’importanza della continuità con l’esterno

Il lockdown ha fatto percepire a tutti noi quanto sia importante disporre di uno o più punti di contatto con l’ambiente esterno. Il nuovo concetto di casa porterà con sé una maggiore attenzione alla presenza di porticati, balconi e terrazzi che rappresentino un ambiente abitabile da parte dell’intero nucleo familiare, pertanto anche di una certa dimensione e con un’esposizione solare favorevole.

Dove non fosse possibile realizzare spazi esterni sufficientemente ampi, saranno giardini d’inverno e pareti vetrate a garantire il contatto con l’esterno. Una casa con ampie superfici vetrate permette infatti di godere del contatto visivo con l’esterno anche durante il periodo invernale, quando balconi e porticati non sono praticabili.

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 5) Riduzione dei consumi energetici: una scelta ancora più attuale

L’aumento del tempo trascorso in casa, inevitabilmente, ha sottolineato ulteriormente l’importanza del tema dei consumi energetici, rendendolo ancora più percepito nel nostro quotidiano.
E così la costruzione di case a basso consumo energetico, in grado di garantire costi di gestione minimi sia in estate che in inverno, diventa un elemento ancora più rilevante nella scelta di una casa.

Le tecnologie per il riscaldamento e il raffrescamento sono i fattori più significativi in questo ambito, e sono direttamente legati alla tecnologia costruttiva e alle caratteristiche di isolamento termico di un edificio. Questi temi interessano direttamente la fase progettuale, perché è lì che si pongono le basi di una casa su misura per le esigenze di chi la abita.

Un esempio? L’unione tra un’attenta scelta dell’esposizione degli ambienti, che preveda ampie vetrate nelle zone giorno e nelle zone di lavoro / studio, e un involucro edilizio ad alte performance energetiche rende possibile ridurre i costi energetici per l’illuminazione, soprattutto nei mesi invernali, oltre che i costi energetici per la climatizzazione invernale ed estiva.

La nuova era della casa unisce più che mai praticità, efficienza e stile.